Come diventare insegnante di sostegno?
Come diventare insegnante di sostegno? Quali sono i suoi compiti e come svolge il suo lavoro? Quali sono i requisiti per accedere ai corsi del TFA sostegno?
In questa guida tutto ciò che ti occorre sapere per intraprendere il percorso di specializzazione e la professione di insegnante di sostegno.
Cosa fa l’insegnante di sostegno?
L’insegnante di sostegno è una figura fondamentale per la scuola italiana; viene assegnato solamente alle classi in cui sono presenti bambini disabili, ma il suo lavoro è comunque rivolto a tutta la classe.
Favorisce l’integrazione a scuola e la didattica inclusiva, non solo dei bambini disabili.
Le funzioni dell’insegnante di sostegno
La funzione dell’insegnante di sostegno è, quindi, quella di favorire, insieme agli altri docenti, lo sviluppo di una strategia didattica inclusiva, attraverso metodologie specifiche orientate all’integrazione scolastica e studiate in base alle caratteristiche della classe.
In questo senso, va considerato come un mediatore pedagogico che riveste una posizione cruciale nella gestione delle classi.
Entro il 31 ottobre di ogni anno il Gruppo operativo di lavoro per l’inclusione (GLO), di cui fa parte l’insegnante di sostegno insieme agli altri docenti della classe, redige il Piano Educativo Individualizzato (PEI): un documento fondamentale per l’inclusione dell’alunno disabile, in cui vengono stabiliti gli obiettivi didattici in accordo con la famiglia, i medici che seguono il bambino.
Il percorso di studi per diventare insegnante di sostegno
L’abilitazione per diventare docente di sostegno si acquisisce attraverso un percorso di specializzazione strutturato nella forma del TFA – Tirocinio Formativo Attivo. Per poter accedere al percorso del TFA, però, è necessario possedere dei requisiti che vanno sviluppati durante gli studi universitari.
Per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola primaria e dell’infanzia, i requisiti sono:
– titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure
– diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola secondaria di primo e secondo grado, i requisiti sono:
– abilitazione specifica sulla classe di concorso ovvero analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente;
oppure
– laurea magistrale o a ciclo unico (oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) più 24 CFU/CFA o abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione.
Per gli ITP, sino al 2024/25, il requisito d’accesso è il diploma che dà accesso alla classe di concorso
Come diventare insegnante di sostegno: le prove, il corso e l’esame finale del TFA
I corsi di specializzazione sul sostegno sono a numero chiuso. La prova di accesso si articola in 3 fasi:
- una prova preliminare, consistente in 60 quesiti a riposta multipla su competenze professionali e competenze linguistiche;
- una o più prove scritte ovvero pratiche sulle materie della prova preliminare;
- una prova orale, sulle materie delle prove scritte e su questioni motivazionali
Coloro che superano la prova di accesso frequentano un corso di specializzazione disciplinato da ogni ateneo con proprio regolamento. Durante il corso occorre conseguire 60 CFU, da acquisire in non meno di 8 mesi. I corsi si concludono, di norma, entro il 30 giugno dell’anno di riferimento (art. 3 decreto 8 febbraio 2019), salvo eccezioni.
Per il tirocinio e per i laboratori vige l’obbligo integrale di frequenza delle attività previste.
Sino al 31 dicembre 2024 (art. 18-bis del D.Lgs. 59/2017), inoltre, accedono direttamente ai percorsi di specializzazione su sostegno (senza sostenere le prove d’accesso) gli aspiranti che hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.
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